Pensiero snello. Anzi nullo, nella scuola manageriale Cuoa di Altavilla c'è il Lean Enterprise Center

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cgilux.net
view post Posted on 18/4/2011, 10:37




Pensiero snello. Anzi nullo
nella scuola manageriale Cuoa di Altavilla c'è il Lean Enterprise Center

NOVEMBRE 2009 – VicenzaPiù


Articolo di Alessio Mannino

In giro per il mondo c'è gente che le escogita tutte pur di spillar quattrini facendosi passare
per ideatori di qualche mirabolante nuovo "pensiero". Scopriamo così che alla scuola manageriale Cuoa di Altavilla c'è una struttura interna, il Lean Enterprise Center, che insegna il finora ignoto Lean Thinking (in volgare italiano, anche questo ormai ignoto, "pensiero snello"). Talmente snello che, con tutta la buona volontà di cui siamo capaci, dal
comunicato giunto in redazione e dall'intervista al presidente del Comitato Piccola Impresa di Confindustria Vicenza, Diego Caron, apparsa sul GdV sabato 31 ottobre scorso, non siamo riusciti a capire in che cosa diavolo consista. Le uniche cose che abbiamo afferrato è che mercoledì 11 e giovedì 12 in Fiera si terrà una due giorni "di rilievo mondiale" (sic) con conferenze, testimonianze e gli immancabili "workshop" (mai capito cosa siano) alla presenza del padre del pensiero lean, Jim Womack, di un esperto di Policy Development (?) Thomas L. Jackson, e addirittura di un sensei, di un maestro giapponese, Akira Koudate. Il primo viene qualificato come "ricercatore", il secondo è un'autorità mondiale nell'Hoshin Hanri, equivalente del misterioso Policy Development, mentre il terzo coi maestri zen non ha niente a che vedere perché, prima di essere diventato il direttore scientifico della sezione lean del Cuoa, era un manager della Toyota.

E per l'appunto, stringi stringi, questo sistema "snello" è nient'altro che il tradizionale modello di lavoro delle industrie nipponiche: l'etica samurai applicata alla fabbrica, in cui tutto e tutti vengono messi al servizio del profitto d'impresa inteso come scopo collettivo e finale. Questa è la traduzione della raffica di paroloni con cui Caron ha spiegato, o meglio non ha spiegato, cosa voglia dire "lean thinking": «Il primo obiettivo del Lean Management è quello di rimuover e tutte le attività inutili per concentrare le energie sulla generazione di puro valore. Il secondo principio è il 'flusso del valore': una volta identificato che cos'è il valore, va determinato come un processo lo fornisce, secondo quale sequenza di attività e con l'impiego di quali risorse. Terzo obiettivo è quello di rendere il flusso di valore scorrevole, affinché non incontri ostacoli o rallentamenti. Infine, c'è la perfezione: l'aspirazione ultima del pensiero snello, che si realizza nella ricerca quotidiana di nuove opportunità di miglioramento». Ora, onestamente: ditemi voi se devono mettere in piedi un evento "mondiale" per erudire noi profani con tali banalità. Che poi, coi samurai, non c'entrano niente. Al mass imo, coi manager occidentali appassionati di sushi e del glorioso sgobbare del decaduto Sol Levante, primo paese al mondo per suicidi da lavoro.

Edited by cgilux.net - 18/4/2011, 12:43
 
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view post Posted on 18/4/2011, 11:22




1.gill
toh! rivestono con paroloni e aura di sacralità il concetto solito, cioè lo sfruttamento della forza lavoro a livello di macchinette, trascurando ciò che in anni di lotte aveva preso un pò di importanza e cioè che il soggetto del lavoro è l'essere umano. purtroppo mi sembra che anche da no i la storia dell'efficienza del Kaizen, della produttività individuale quale base per riconoscimenti vari (!) e della capacità individuale di accettare di essere una macchinetta sono concetti che riprendono forza in ogni ambito, anche d ove non dovrebbero. la crisi lo
richiede? ho sentito che "stiamo uscendo dal periodo più critico" perchè le economie si stanno riprendendo,
MA non l'occupazione. detto così significa che si fa risultato con meno lavoratori, cioè.. la produttività,
insomma... ripagata come sopra e affrontata da noi operaie in vari modi, perchè implica cambiamenti di sistemi di lavoro e ritmi e stress dovuti a responsabilità sempre avute ma ora sottolineate in modo particolare. in più c'è la storia dei rinnovi dei contratti che pesa nell'insicurezza e accentua le paure.
15/11/2009 00:33
 
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1 replies since 18/4/2011, 10:37   30 views
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