«Luxottica scommette sui mercati emergenti»"In Italia abbiamo circa il 60% della nostra produzione, ma solo il 3% del fatturato, perchè la crescita è altrove. E bisogna avere le dimensioni giuste per coglierla."
MARTEDI' 26 LUGLIO 2011 -
il Sole 24 Oredi Antonella OlivieriAndrea Guerra è tranquillo. Il consiglio ha appena licenziato i conti Luxottica che vedono il primo semestre, a parità di cambi, crescere ancora di quasi il 10% con un incremento doppio dell'utile. Le vendite degli occhiali da sole sono andate bene: persino in Italia l'aumento è dell'ordine del 10%. E a Cernobbio – dove a Villa Erba è stata montata una "fiera campionaria" aziendale per presentare le nuove collezioni – sono attesi in visita oltre 400 clienti di tutto il mondo. «Ma c'è una grande differenza rispetto alla situazione pre-crisi – ammette l'amministratore delegato di Luxottica – Nel 2007 la vita era più semplice: qualsiasi cosa si facesse andava bene comunque. Adesso, è vero che abbiamo aumentato del 10% il nostro portafoglio premium e lusso, ma è un risultato che abbiamo ottenuto tramite la ricerca, l'utilizzo di materiali diversi, attraverso una combinazione di industria e artigianato che dimostra che è ancora possibile ampliare le vendite se c'è valore nel prezzo. È una fase che pone grandi sfide, ma che offre anche enormi opportunità perchè davanti a noi si è aperto un mercato di 2 miliardi di consumatori».
Già, ma allora perchè l'Italia fatica a tenere il passo? Perchè non si riesce a mantenere in mani italiane un gruppo come Parmalat, che i francesi rilevano facendosi finanziare a debito? Perchè Bulgari si vende all'estero?
La storia di Parmalat era già segnata due anni fa, quando si è rinunciato a utilizzare la cassa per crescere. Quanto a Bulgari è un'operazione che è stata molto "invidiata" dagli imprenditori italiani che avrebbero voluta farla loro (vendendo, si intende). Il punto è: meglio la rendita o il rischio? La rendita esercita un'attrazione sempre maggiore in Italia perchè la crescita oggi è in mercati sempre più lontani. Occorre avere più coraggio e ragionare in un'ottica di lungo periodo. Occorre costruire infrastrutture per crescere nei mercati lontani che un domani ci daranno serenità. Ma se un'azienda è troppo piccola non può permettersi di sbagliare. E invece se devi espanderti in Cina o in America latina, laddove c'è la crescita, qualche errore lo devi mettere in conto. Oggi, per esempio, noi siamo molto soddisfatti dei 250 negozi che abbiamo in Cina, che stanno diventando profittevoli e ci danno un vantaggio di 5-6 anni sui nostri concorrenti. Ma non abbiamo fatto il mordi e fuggi: lì ormai siamo in 8mila. In Italia abbiamo circa il 60% della nostra produzione, ma solo il 3% del fatturato, perchè la crescita è altrove. E bisogna avere le dimensioni giuste per coglierla.
Comunicato stampa LUXOTTICAFatturato del secondo trimestre a oltre 1,6 miliardi di euro (+9%), utile netto in dollari +22%
