Sciopero della Cgil: «Stop disuguaglianze», Bressan: «Ritorno al pre-Vajont»

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cgilux.net
view post Posted on 5/5/2011, 10:01




Sciopero della Cgil: «Stop disuguaglianze»





Domani mobilitazione anche a Belluno. Bressan: «Ritorno al pre-Vajont»

GIOVEDI' 05 MAGGIO 2011 - Corriere delle Alpi

di Martina Reolon
BELLUNO. «Alla base dello sciopero ci sono principalmente due ragioni: la crisi prolungata da una parte e, dall'altra, ancora la crisi, che ha determinato, in questo paese, l'aumento delle disuguaglianze». Così la Cgil mobilita la protesta. Queste le parole con cui Renato Bressan, segretario provinciale Cgil, ha presentato lo sciopero generale di domani, con ritrovo dalle 9 al palasport di Ponte. Difesa di uguaglianza e lavoro. Al centro della protesta la difesa del lavoro, il sostegno a servizi sociali e assistenziali, la richiesta di riduzione delle tasse su retribuzioni e pensioni. Ma soprattutto la lotta alla disuguaglianza. «Secondo dati forniti dalla Banca d'Italia», spiega Bressan, «il 50% della ricchezza è nelle mani del 10% delle famiglie italiane. C'è una mancanza di equità, causata dalla politica attuale». E la via che, dicono dalla Cgil, bisognerebbe percorrere per permettere una corretta distribuzione della ricchezza passa per due filoni: quello fiscale e quello della contrattazione. «Nel nostro paese (dato Ocse)», aggiunge Bressan, «la massa di evasione fiscale raggiunge circa 200 miliardi di euro. È ora che si metta mano alle politiche fiscali, eliminando una serie di provvedimenti». Tra questi, quello che prevede l'abolizione del falso in bilancio, i deperimenti dei sistemi sanzionatori per i reati fiscali e la derubricazione ad ammende amministrative. «Devono essere ripristinati gli interventi di lotta all'evasione fiscale», dice Bressan, «altrimenti si prendono soldi dove non si deve e non si avrà mai una ripresa dei consumi». Domanda interna e stipendi in flessione. Dati Istat, infatti, confermano che in Italia la domanda interna è in flessione. «Bisogna sì favorire l'export», sostengono dalla Camera del lavoro, «ma il mercato di riferimento principale è quello interno. Pensiamo ai sanitari prodotti dall'Ideal Standard: 8 su 10 sono venduti in Italia». Ma un problema è costituito anche dal rapporto stipendi-inflazione. «Se il Governo continua a insistere sulla riforma contrattuale del gennaio 2009 quello che si programma è una riduzione sistematica degli stipendi.
E non dimentichiamo che c'è uno scarso controllo sui prezzi al consumo». Problemi amplificati in provincia. E i numeri forniti nelle scorse settimane da Unioncamere non hanno certo parlato di una situazione rosea in provincia di Belluno, che ha il tasso più basso nel Veneto di nuove imprese. Questo non perché si sia di fronte a una concentrazione di impresa. «Se fosse così non continuerebbe ad aumentare il numero di disoccupati. Non dimentichiamo poi che tra Belluno e Rovigo abbiamo le pensioni più basse della Regione, in media sotto gli 800-900 euro». «Gli anziani in pensione fanno da "ammortizzatori sociali"», commenta Ludovico Bellini, segretario pensionati Cgil, «tengono i nipoti quando i genitori non possono permettersi di mandarli all'asilo, perché costa». Insomma, nel Bellunese la gente, anziché risparmiare, si indebita. E dalla Cgil paventano, tra 10 anni, un ritorno al periodo "pre-Vajont": «Se si continua così, quali imprenditori vorranno investire qui in provincia?». E intanto la Camera del lavoro, quanto ai tagli al sociale, ha proposto al Comune di Belluno una "piattaforma per il Welfare locale", tramite un patto antievasione, previsto dalla legge, istituto tra parti sociali ed enti locali, d'accordo con l'Agenzia delle entrate. «Accordo già istituito in altre città italiane e venete, che permette di recuperare fino a un 50% di risorse, che vanno nelle casse dei Comuni e possono essere investite nel sociale»

(n.d.r.=il neretto è nostro)
 
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AnnaSara
view post Posted on 5/5/2011, 13:11




Invito tutti i colleghi Luxottica a partecipare a questo sciopero.
Mai come in questo momento lo stato di insofferenza dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati e delle famiglie è diventato quasi insostenibile.
I lavoratori sono stanchi ed indignati dal modo di fare di questo governo.
I precari stanno diventando maggioranza anche nelle nostre aziende e così si sgretolano le condizioni dei "garantiti".
La qualità del lavoro nelle fabbriche sta rapidamente e costantemente peggiorando (non mi riferisco solo alla Fiat ma ad aziende della nostra provincia) con un processo di militarizzazione del lavoro operaio robotizzato senza alcun riguardo per la salute.
Bisogna scioperare per la difesa del lavoro dagli effetti della crisi, dalle scelte depressive del governo e dall’attacco ai diritti e alle tutele, per rilanciare l’occupazione e per un’operazione di ridistribuzione e di uguaglianza del Paese.

 
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valentina..
view post Posted on 5/5/2011, 18:16




Mi unisco all'esortazione ad aderire a questo sciopero inviata da AnnaSara ed aggiungo soltanto che il fatto che sia stato indetto dalla Cgil non lo identifica solo come lo sciopero della Cgil ma è l'occasione per tutti i lavoratori per dire che non siamo più disposti a sopportare l'incapacità di questi governanti, la loro arroganza, il loro sfascismo.

PS= alcuni dipendenti della Luxottica di Agordo in part-time hanno chiesto come avrebbero dovuto comportarsi in occasione dello sciopero:
lo sciopero per la nostra categoria è di 8 ore
i part-time orizzontali lavorando soltanto 4 possono aderire per le loro 4 ore
i part-time verticali 2 possono aderire per tutte le 8 ore
A loro esclusiva discrezione questi lavoratori possono aderire per la metà delle ore
i part-time verticali 1 non possono aderire perché il venerdi non è loro giorno lavorativo

Edited by cgilux.net - 6/5/2011, 14:14
 
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2 replies since 5/5/2011, 10:01   85 views
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