Carrelli spesa non ritirati, Sei soddisfatto della scelta di devolverli in beneficenza?

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view post Posted on 19/4/2011, 18:43




Luglio 2009



Carrelli spesa non ritirati


Sei soddisfatto della scelta di devolverli in beneficenza?

Una settantina di carrelli della spesa non sono stati ritirati dai lavoratori degli stabilimenti di Agordo e Sedico. Si è quindi deciso, visto la deperibilità di alcuni alimenti, di darli al più presto in beneficenza assegnandone una cinquantina alla Parrocchia dei Frati Cappuccini di Mussoi che gestisce una mensa per i poveri e, i venti restanti, a Don Gigetto De Bortoli.
 
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view post Posted on 19/4/2011, 19:15




1.Matteo
buona iniziativa ... E' una iniziativa importante
04/07/2009 00:10

2.Maria
Un' ottima operazione pubblicitaria per Luxottica che i sindacati hanno contribuito a legittimare.
10/07/2009 23:15

3.Paolo
Schietto e sincero il commento di Maria, nonché assai condivisibile.
Stiamo a vedere. Se le prossime operazioni saranno di concreto, tangibile (e soprattutto $O$TANZIO$O) vantaggio per i lavoratori (come tutti auspichiamo in fondo, no?) allora possiamo chiudere un occhio o anche due sull'operazione pubblicitaria dell'azienda. In caso contrario mi auguro che i sindacati (e CGIL in testa) non si presti al giochino...
29/07/2009 23:18

4.chiara
Condivido l'intervento di Paolo. Aggiungo che ritengo appropriata la decisione di devolvere in beneficienza i carrelli non ritirati, magari a qualcuno che, meno schizzinoso e superficiale, li accetta di buon grado.
01/08/2009 11:27

5.Rallo
(OFF TOPIC)
Quanti sarebbero interessati ad aprire un SERIO discorso in merito ad argomenti quali:
mobbing
molestie morali
bullying
persecuzione psicologica
violenza psicologica
bossing
stress
disagio lavorativo
???
Sarà possibile parlarne?
02/08/2009 03:41

6.Cristina
Ritengo molto giusto aver dato in beneficenza i carrelli non ritirati. Non capisco invece perché certi lavoratori non li abbiano voluti: con gli stipendi che abbiamo una spesa pagata mi sembrava una cosa utile
12/09/2009 15:38

7.franco
Solo per spiegare Chiara e Cristina le ragioni del non ritiro o
NON RICHESTA dei carrelli spesa
1° A molti è stato detto che se NOI LI VOLEVAMO dovevamo richiderli (non specificando quindi se ce ne fossero stati per
tutti ,vedi per esempio la questione dei buoni libri )
2° Io personalmente non credo che il carrello spesa sia una buona iniziativa tenendo conto che questa iniziativa non nasce dal regalare qualcosa ai lavoratori ne secondo me dall' aumentare il potere di aquisto dei salari ma semplicemente da dei benefit maggiori dell'impresa stessa. Questo è un punto molto complesso
3° Questa poi è la cosa che ritengo la più assurda nella questione e cioè a chi spettano i pacchi spesa ,da quanto mi risulta a tutti i dipendenti vuol dire che per esempio un nucleo famigliare composto da un solo lavoratore luxottica
anche se dovesse avere tre figli e moglie a carico riceverebbe 1 solo pacco , mentre se per esempio ci sono in un nucleo famiglire tre lavoratori luxottica riceverebbero tre pacchi spesa ,non mi sembra molto giusto ci tengo
poi a dire che la politica del welfare come viene cosi piu o
meno definita dovrebbe sempre tenere conto del nucleo famigliare e quindi indirizzare gran parte degli aiuti a che ne ha veramente bisogno
3° Siamo sicuri che i prodotti contenuti nei pacchi finiscano
veramente nello stomaco e non nelle discariche io non sarei cosi sicuro in quanto uno studio recente ha dimostrato che gli italiani SPRECANO 25 KG A TESTA di prodotti e generi alimentari vedi per esempio i ritrovamenti
di generi alimentari delle ultime iniziative di solidarietà o altre utilizzazioni pere esempio dell'olio vegetale puo darsi che i tremila e passa di lavoratori luxottica non rientrino nella media .
4°Alcuni poi mi dicono : prendilo poi lo regali rispondo che
magari anche di un solo euro ma la solidarietà preferisco farla con soldi veramente miei . Mi scuso per la lunghezza
della spiegazione che meriterebbe un maggiore chiarimento ma sentirmi dare dello schizzinoso e superficiale per delle scelte morali e altruistiche faccio enorme fatica a recepirlo ,io poi non so se anche altri abbiano fatto questa scelta per li stessi principi certamente so che chi si occupa di solidarietà sa bene quanto il problema ALIMENTAZIONE sia molto ma molto delicato.
18/10/2009 18:35

8.Valentina
Rispondo all'intervento di franco:
1) Personalmente ritengo che, se di welfare doveva trattarsi, allora, un carrello spesa uguale per tutti, dagli operai ai quadri, indistintamente, non era per niente la scelta più adeguata.
2) Al momento dell'erogazione è stato detto e, ripetuto più volte, che ogni dipendente ne aveva diritto e quindi non c'erano dubbi sul fatto che ce ne fosse un numero sufficiente. In proposito ricordo soltanto che per il ritiro, al fine di evitare lunghe file e intasamenti, erano stati stabiliti giorni e orari anche se, molti, l'hanno ritirato in momenti diversi.
3) L'infelice scelta del carrello, poi, è stata fatta, in primo luogo, per assecondare i molti "egoisti" che, di fronte alle varie proposte di utilizzare questi soldi nel vero senso dell'aiuto sociale hanno spesso commentato: "IO NON STO MALE, NON HO FIGLI CHE VADANO A SCUOLA... " e via di questo passo. E, da quanto ne so, essendo ormai tardi, sia sindacati che azienda hanno voluto cominciare l'operazione il più in fretta possibile ritenendo, questa erogazione una tantum, la cosa più veloce da realizzare.
4) Dal momento che le cose sono andate in questo modo, io, il mio carrello l'ho ritirato. Non fosse altro, per non gettare alle ortiche dei generi alimentari che hanno un costo e che, se avessi dovuto andare a comprare, avrei pagato.
5) Come sappiamo, su tutta l'operazione non sono mancate innumerevoli altre polemiche in cui, ciascuno, ha potuto dire la sua: dalla scelta degli alimenti, al fornitore designato, al prezzo che secondo alcuni, a conti fatti, era esagerato...
20/10/2009 13:10

9.franco
per Valentina
Non intendevo assolutamente dire che l'iniziativa sia sbagliata ma va rispettato anche chi non li ha ritirati
potendo fare tale scelta senza dover essere insultati,
ribadisco poi che trattandosi di denaro che appartiene
all'azienda non ci sono dei diritti in quanto tali ma l'azienda stessa è libera di farne ciò che vuole.Dopotutto è sicuramente un bene che i pacchi rimasti siano finiti alla caritas e a Don Gigetto de Bortoli in quanto molti dipendenti stranieri venuti a lavorare in luxottica ricevono alloggio dalla caritas e Don G. de B. si occupa di persone
in difficoltà . Si è creato quindi o si stà creando una sorta di interscambio tra azienda e associazioni umanitarie.Complimenti poi a chi ha ideato questo forum che permette di confrantarsi e sentire opinioni altrui c'è da sperare che piano piano si facciano sentire in tanti. Ciao
21/10/2009 23:40

10.ape operaia
ciao. dato per scontato che per qualsiasi azienda la finalità non è la beneficienza, le azioni travestite da welfare come questa del carrello e tutto il resto sbandierato dai giornali cavalcando la crisi servono all'immagine di luxottica e ai benefici che a lei ritornano. potremmo dire che in cambio di questa buona pubblicità ci hanno pagato in natura, un prezzo ben calcolato dall'amministrazione, prendere o lasciare. perchè lasciarglielo? sono cose irrilevanti, una tantum. è con la contrattazione collettiva nazionale, (quella che le organizzazioni dei datori di lavoro, il governo attuale e certi sindacati vorrebbero depotenziare) che si stabiliscono e si difendono i diritti dei lavoratori. il nostro contratto. lo Statuto dei lavoratori. questi no non sono carità unilaterale, ma rappresentano la nostra dignità. se qualcosa viene "aggiunto" come dicevo prima, l'importante è riconoscerlo per quello che è.
28/10/2009 22:36

Edited by cgilux.net - 16/6/2015, 17:47
 
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