PIERO CALAMANDREI E LA SCUOLA, Discorso pronunciato al III Congresso Associazione a difesa della scuola nazionale

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cgilux.net
view post Posted on 18/4/2011, 14:35




PIERO CALAMANDREI E LA SCUOLA

dal Discorso pronunciato al III Congresso Associazione a difesa della scuola nazionale
Roma 11 febbraio 1950


Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci).

Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.

Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: (1) ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. (2) Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. (3) Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico! Quest’ultimo è il metodo più pericoloso. È la fase più pericolosa di tutta l’operazione [...]. Questo dunque è il punto, è il punto più pericoloso del metodo. Denaro di tutti i cittadini, di tutti i contribuenti, di tutti i credenti nelle diverse religioni, di tutti gli appartenenti ai diversi partiti, che invece viene destinato ad alimentare le scuole di una sola religione, di una sola setta, di un solo partito [...].




BREVE NOTA BIOGRAFICA

PIERO CALAMANDREI (Firenze 1899 - 1956)

Giurista. Insegnò nelle università di Messina, Modena, Siena e (dal 1924) Firenze; durante il ventennio fascista fu uno dei pochi professori universitari non iscritti al PNF. Dopo il 25 luglio 1945 fu rettore dell'università fiorentina.
E' stato uno dei più insigni esponenti della moderna scuola del diritto processuale civile, oltre che rinomato avvocato.
Fondò con Chiovenda e Carnelutti la "Rivista di diritto processuale".
Prese parte attiva al movimento antifascista fin dal 1922 quando con Gaetano Salvemini, i fratelli Rosselli ed Ernesto Rossi fondò il "Circolo di Cultura" e collaborò al foglio clandestino "Non mollare". Fu fra i fondatori del Partito d'Azione ed uno degli animatori della Resistenza.
Nel 1945 fondò la rivista politico-letteraria "Il Ponte".
Eletto all'Assemblea Costituente fece parte della commissione dei 75 incaricata di redigere il progetto della Costituzione Italiana. Come rappresentante del Partito d'Azione fu deputato dal 1948 al 1953 e si battè, in Parlamento e fuori, per l'attuazione della Costituzione, per la distensione e per l'unità europea.

Edited by cgilux.net - 18/4/2011, 18:29
 
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cgilux.net
view post Posted on 18/4/2011, 17:28




1.Daniela
Discorso attuale e illuminante: altri tempi, altre persone, altre idee, per questo è quanto
mai opportuno rileggerlo oggi.
Barak Obama ha recentemente affermato l'assurdità di ridurre le risorse alla scuola
pubblica: «è come alleggerire un aeroplano troppo pesante eliminando proprio il suo motore».
L’America questa volta ci dà un messaggio di speranza.
Dovendo affrontare un piano di tagli alla spesa da 350 miliardi di dollari da qui al 2015,
per diminuire il debito pubblico che ha ormai raggiunto i 14.000 miliardi di dollari,
vengono esclusi sacrifici al bilancio della scuola. Anzi sono previsti «più investimenti
nell´istruzione, nelle energie rinnovabili, nell´alta velocità».
Che differenza con la nostra classe dirigente!
07/03/2011 08:23

2.Anna
Ho purtroppo l’impressione che la maggior parte delle persone, non direttamente coinvolte
dal mondo scolastico, possa credere, le informazioni rassicuranti apparse sui media e le
dichiarazioni del Ministro Gelmini, vere.
Ho sentito il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, mentire spudoratamente durante
l'intervista con Fabio Fazio nella trasmissione di Raitre Che tempo che fa del 13 marzo
scorso.

Solo alcuni esempi delle bugie più clamorose:

Ha negato che i Ministero sia stato condannato
IL TRIBUNALE ORDINARIO DI MILANO, IL 10 GENNAIO SCORSO, HA CONDANNATO IL MINISTERO «PER
DISCRIMINAZIONE», DOPO IL TAGLIO DELLE ORE DI SOSTEGNO A NUMEROSI ALUNNI CON DISABILITÀ.

Ha affermato che non è stato tagliato l’organico del sostegno indicando come causa di tutti
i problemi la cattiva distribuzione degli insegnanti di sostegno dovuta all’eccessiva
superficialità nel riconoscere disabilità che non esistono (!)
I 3.500 INSEGNANTI DI SOSTEGNO DI RUOLO IN PIÙ SBANDIERATI DAL MINISTRO? SI TRATTA, PER UNA
BUONA PARTE, DI PERSONALE GIÀ ALL'INTERNO SCOLASTICO, PRECARI REGOLARIZZATI IN OTTEMPERANZA
A UNA LEGGE DEL GOVERNO PRODI E AMPIAMENTE AL DI SOTTO DEL FABBISOGNO.

Ha sostenuto che non c’è stato il blocco degli scatti di anzianità
GLI SCATTI SONO STATI BLOCCATI PER 2 ANNI: IN SEGUITO ALL’ACCORDO TRA MIUR e CISL, UIL,
SNALS e GILDA È STATO RIPRISTINATO SOLO 1 ANNO SU 3 A FRONTE DEL PIÙ GRANDE LICENZIAMENTO DI
MASSA DI TUTTA LA STORIA ITALIANA.

Ha pure detto che la scuola pubblica non dà una buona preparazione a causa della mancanza di
meritocrazia e dell’immobilità sociale
UN DISTORTO O COMUNQUE PARZIALE CONCETTO DI “MERITOCRAZIA” DI CUI IL “GRADIMENTO” DA PARTE
DI ALUNNI E FAMIGLIE COSTITUISCE UN PARAMETRO PER NULLA OGGETTIVO: È LECITO SUPPORRE CHE
NELL’IMMEDIATO SAREBBE PIÙ “GRADITO” UN DOCENTE CHE ASSEGNI MENO COMPITI A CASA, O CHE SIA
“MENO SEVERO”, O CHE, COMUNQUE, ELARGISCA VOTI PIÙ ALTI.

Infine, ciliegina sulla torta, ha messo sullo stesso piano scuola pubblica e scuola
paritaria.

Purtroppo qui siamo andati ben oltre le più nefaste ipotesi segnalate del buon Calamandrei.
17/03/2011 10:53

3.Elena Maria
Sono un’insegnante e grazie alla segnalazione di un mio amico (operaio della Luxottica) ho
potuto visitare questo bel sito.
Volevo complimentarmi per la scelta degli argomenti che trattate.
E’ davvero molto positivo che un sito come il vostro non si occupi esclusivamente di
tematiche sindacali relative al mondo dell’occhialeria ma che cerchi di allargare anche ad
altri campi come ad esempio quello della scuola che inevitabilmente riguarda tutti poiché da
esso dipendono le sorti dell’intero Paese. Oppure, come nel caso della testimonianza sugli
impiccati del Bosco delle Castagne, aiuti tutti a ricordare avvenimenti drammatici che
appartengono alla nostra Storia che altrimenti rischierebbero di essere dimenticati o
peggio, sminuiti.
Grazie.
17/03/2011 13:23
 
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Milich
view post Posted on 22/4/2011, 08:03




Ennesimo attacco alla scuola pubblica: secondo Berlusconi 'un luogo dove si inculcano ideologie e valori diversi da quelli della famiglia, in cui gli insegnanti comunisti indottrinano i ragazzi.'
Ma perché il presidente ce l'ha tanto con i «professori» che, tra l'altro, fanno un lavoro di enorme responsabilità, sottopagati e sottostimati? Perché la scuola pubblica italiana è uno degli architravi portanti dello spirito di unità e civiltà nazionali, il luogo dove programmaticamente si cerca di formare coscienze non succubi e non subalterne. Per questo è il secondo obiettivo da distruggere dopo la magistratura (che è il primo per ovvii motivi: l'Unto del Signore non può essere giudicato!).

Queste dichiarazioni, insieme ad agghiaccianti iniziative come quella di istituire una commissione d'inchiesta 'sull’imparzialità dei libri di testo scolastici' , sono volte ad intimidire la libera circolazione della cultura tentando di ghettizzarla e sono quindi la chiara espressione di un governo che non vuole teste pensanti ma automi indottrinati.
La maggioranza tenta continuamente e con qualsiasi mezzo di cancellare e stravolgere intere pagine della nostra storia con un revisionismo pericoloso ed insensato che comunque non stupisce considerando che, all’interno del proprio schieramento politico, diversi esponenti pongono sullo stesso piano partigiani e repubblichini.

 
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