Luxottica vara la prima Cassa sanitaria Accordo sul welfare con Cgil, Cisl e Uil, Intesa sulle prestazioni sanitarie aggiuntive per i 7.300 dipendenti di Luxottica

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cgilux.net
view post Posted on 18/4/2011, 13:00




Luxottica vara la prima Cassa sanitaria Accordo sul welfare con Cgil, Cisl e Uil

Intesa sulle prestazioni sanitarie aggiuntive per i 7.300 dipendenti di Luxottica

MARTEDI' 19 GIUGNO 2010 - Corriere della Sera.it

di Dario Di Vico
Il secondo welfare ha fatto un nuovo e importante passo in avanti. Ieri ad Agordo la Luxottica ha firmato con i sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil un accordo che prevede la nascita di una Cassa Sanitaria aziendale ad hoc per i 7.300 operai e impiegati alle dipendenze del gruppo. È la prima volta che accade in Italia per le tute blu, finora le aziende avevano fatto ricorso a iniziative simili solo per dirigenti e quadri. La nuova Cassa coprirà le spese sostenute per le prestazioni odontoiatriche, le visite specialistiche, gli esami di alta diagnostica e i grandi interventi. Per ciascuna di queste tipologie i massimali di spesa sono stati concordati al tavolo delle trattative. In termini di incremento del valore reale delle retribuzioni si stima che una famiglia media possa risparmiare un minimo di 300 euro di spese l'anno e fino a 5 mila euro in caso di grandi interventi ospedalieri. Per la maternità è previsto un ulteriore contributo di circa 350 euro e vale la pena ricordare come la manodopera femminile sia circa il 60% dei dipendenti Luxottica. L'accordo inizialmente durerà un anno ed è stato negoziato con Cgil-Cisl-Uil comma per comma.
È dalla primavera 2009 che la Luxottica si è incamminata sulla strada del welfare aziendale rinverdendo così una tradizione imprenditoriale tipica delle company town italiane (un esempio: la Trivero degli Zegna raccontata in questi giorni in una mostra alla Triennale di Milano) e che nel tempo si era persa per effetto dell'estensione del welfare statale. Leonardo Del Vecchio in persona ha voluto rilanciarla sia per legare maggiormente il gruppo alla cultura e alle esigenze della gente bellunese sia per far crescere un nuovo tipo di scambio, welfare per qualità, decisivo in lavorazioni come quelle degli occhiali dove la precisione e l'estrema flessibilità dell' intervento umano non possono essere soppiantate dai robot.

Il primo step della nuova collaborazione impresa-sindacati si era concretizzato con il carrello della spesa, un paniere di beni alimentari di prima necessità che la Luxottica aveva donato a ciascun dipendente. Poi si era passati ai fondi per l’acquisto dei libri scolastici delle medie inferiori, superiori e dell'università. Entrambe le esperienze sono state giudicate positivamente e, infatti, è stato deciso di replicarle anche quest'anno, ma la Cassa rappresenta sicuramente una novità straordinaria, anche perché nel frattempo si è aperto nel Paese, a fronte delle difficoltà del budget statale, un ampio dibattito sul welfare sussidiario dal basso. E di conseguenza il caso Luxottica si presta ad esser studiato e forse imitato.

Da un punto di vista tecnico il programma di assistenza sanitaria ai dipendenti è stato studiato nei minimi particolari dal direttore delle risorse umane Nicola Pelà e dal suo collega Pier Giorgio Angeli. La copertura non fa distinzione tra dipendenti sani e ammalati, opera immediatamente e se il dipendente si ammala non si interrompe. I dirigenti Luxottica sottolineano con un certo orgoglio che coperture simili, per prestazioni e costo, non esistono sul mercato privato. Il dipendente Luxottica ovviamente resterà in carico al Servizio sanitario nazionale ma per tutte le prestazioni aggiuntive (ma anche solo per accelerare i tempi di un esame specialistico) potrà accedere ai servizi della Cassa senza sborsare un euro. La Luxottica non gestirà direttamente la nuova mutua ma ha acquistato il prodotto da Marsh/Sanint, un broker specializzato nelle polizze sanitarie.

I commenti di parte sindacale sottolineano «lo spirito solidaristico», come fa Nicola Brancher della Femsa- Cisl. O si spingono a parlare, come Paolo Da Lan (Uilta-Uil), di «un modello che dovrebbe diventare patrimonio di tutto il mondo del lavoro e ottenuto con la pazienza e la perseveranza tipica della gente di montagna ». Anche la Cgil è pienamente in linea con le altre confederazioni e Giuseppe Colferai spiega che «le questioni ideologiche si possono discutere fino alle 11.30, ma a mezzogiorno si deve mettere qualcosa in tavola e noi lo abbiamo fatto». L'intesa con la Luxottica «è un servizio aggiuntivo che offriamo ai lavoratori e indirettamente è anche più salario». L'auspicio è di estendere l’esperimento bellunese in sede di rinnovo del contratto nazionale di categoria.

 
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view post Posted on 18/4/2011, 14:04





1.gill
bella iniziativa. però in luxottica esiste già da anni la Cassa di Solidarietà Aziendale, che tratta la stessa materia, cioè rimborso di spese sanitarie sostenute dagli associati, sostegno a casi di particolare gravità, assegno di maternità, ecc...
organismo questo nato a cura degli stessi operai, funzionante grazie all'apporto volontario di alcuni fa noi che ne costituiscono "la mente e le braccia" e che lo hanno portato a un notevole livello di prestazioni attentamente selezionate e via via aumentate. maggiori notizie si possono trovare sul suo sito www.csaluxottica.it,o sul Manuale del socio che puntualmente ci viene consegnato all'inizio di ogni anno per mantenere il necessario contatto fra gli operatori e i beneficiari. lo dico in modo retorico anche al giornalista che ha firmato l'articolo, e a quelle persone dallo stesso citate, le quali sembrano "ignorare" i precedenti della grande novità attuale.
saranno diverse le modalità di attuazione: una cosa è l'autogestione (per quanto sempre delle stesse persone più o meno) e una quota associativa, mentre per ora non conosco le modalità di attuazione della seconda cassa.
scrivo questo apprezzando entrambe le cose, ma mi sembrava giusto ricordare l'esistente, perchè MERITA.
01/07/2010 21:22

2.valentina
Al di là dei grandi articoli sulla stampa nazionale e dei servizi in tv, spesso rivelatisi alquanto imprecisi, ricordo che comunque la "governance" del progetto welfare di Luxottica, composta da segretari sindacali ed azienda, si era posta da subito come obiettivi principali per l'iniziativa della cassa sanitaria legata al welfare, di NON sostituirsi al servizio sanitario nazionale e tanto meno di creare un doppione di iniziative già esistenti e consolidate come, appunto, la Cassa di Solidarietà Aziendale.
Prossimamente, a detta del segretario Colferai, dovrebbero essere distribuiti opuscoli informativi a tutti i dipendenti ed è inoltre prevista un' assemblea dove, esperti del ramo assicurativo sanitario, spiegaranno nel dettaglio le prestazioni che potranno essere erogate.
04/07/2010 10:46

3.goblin
sono d'accordo con Gill, non si puo' esaltare il nuovo welfare prima ancora di conoscerne il regolamento, e soprattutto non si puo' criticare la cassa esistente(da ormai 15 anni), trovo vergognosa la lettera della UIL esposta in bacheca, ma trovo piu' vergognoso che non ci sia una risposta da parte di cgil o cisl, sindacati che hanno partecipato attivamente alla creazione della cassa, al contrario della UIL arrivata molto dopo in azienda, alla fine di tutte le"battaglie" ma sempre pronta alla critica fine a se stessa!!
10/07/2010 09:49

4.valentina
Solo per precisare che le dichiarazioni che ho riportato sono dei segretari cgil cisl e uil.
Inoltre non sono sicuramente la persona più indicata per difendere a spada tratta questo piano di assistenza sanitaria legato al cosiddetto welfare luxottica.
12/07/2010 16:27

 
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